vitigni autoctoni romagnoli
Pomeriggio del 1 Maggio. Scopriamo le principali zone vinicole dell’Emilia-Romagna, dai vini dell’Emilia in provincia di Modena, i vini dei Colli Piacentini, troverai anche i vini di Romagna in provincia di Ravenna e i vini dei Colli Romagnoli. La zona di produzione comprende i colli bolognesi e una piccola parte di quelli modenesi. Le varietà più diffuse dei colli bolognesi sono il Grechetto Gentile, con il quale si produce il Pignoletto e la Barbera, spesso prodotta frizzante. Fu qui, al limitare del bosco, che in un roccolo venne trovata una vecchia vite, avvinghiata a una quercia, che veniva utilizzata come richiamo per gli uccelli. Sabato 11 giugno seconda tappa del circuito di eventi organizzato dal CONVITO DI ROMAGNA a PODERI MORINI Una volta al mese da maggio ad agosto i produttori del CONVITO DI ROMAGNA si ritrovano tutti insieme, con l'intento di avvicinare le persone dei diversi territori alla visita delle aziende vitivinicole e all'acquisto dei prodotti in azienda. Azienda Agricola Romagnoli Renato. Alcuni lo odiano, ma tanti lo amano, facendo del Lambrusco il vino italiano più esportato al mondo. E ha aperto un mondo fatto di microproduzioni che lui definisce “fermenti per il futuro”. In provincia di Piacenza lo stile dei vini ricorda quelli del confinante Oltrepò Pavese. Raggiunge l’eccellenza sui colli romagnoli nelle versioni Superiore e Riserva. Il 'N° 2' è il loro blanc de blancs, uno spumante molto piacevole e, nonostante sia vinificato con metodo Martinotti, ha una bollicina di rara finezza. Nella fascia più alta dei colli da Faenza a Rimini troviamo il Pagadebit DOC, nome locale della varietà Bombino Bianco, particolarmente resistente, un tempo produceva un raccolto così abbondante da essere usata per “pagare i debiti” anche nelle cattive annate. Sui Colli di Scandiano e Canossa questo vitigno venne donato, nel XV secolo, da Matilde di Canossa a Papa Gregorio VII. ð©Â ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER. Contenuto trovato all'internoL'assunzione di Nieto vitigni autoctoni friulani ( come vens fa seguito all'acquisto della società che gestisce i ... Pier Carlo Romagnoli , presiden- conta due sole dipendenti : è l ' E FINANZAS I BANCHIERI CHE CI GOVERNANO Re e fanti. L'azienda Romagnoli è un produttore di vini del comune di Vigolzone, in provincia di Piacenza, nella regione Emilia-Romagna. Fino ad oggi. L’uva raccolta a mano veniva pigiata con i piedi, poi i lieviti indigeni presenti sulla buccia cominciavano la fermentazione. Credo proprio che l’Uva del Tundè sia nata per i Romagnoli Doc e per gli estimatori della viticoltura e dellâenologia nella loro essenza più nobile. I più importanti Vitigni del Mondo. Ma va detto che non ha nulla a che vedere né con quest’ultimo né con il Sauvignon rouge francese. In provincia di Ravenna, a Madonna Dell’Albero, ha sede il Consorzio dell’Uva del Tundè, nato con lo scopo di valorizzare, promuover e tutelare questo vitigno e altri prodotti tipici autoctoni locali. A pieno titolo tra i più rappresentativi vini dell’Emilia Romagna. Dalla sua pigiatura si possono ottenere un vino frizzante o uno spumante. L'azienda Romagnoli è un produttore di vini del comune di Vigolzone, in provincia di Piacenza, nella regione Emilia-Romagna.Nella Guida vini di Quattrocalici vengono recensiti tutti i più importanti produttori della provincia di Piacenza, tra cui l'azienda Romagnoli.In questa come in tutte le regioni d'Italia vi sono centinaia di cantine e produttori di vino. L'Albana non è soltanto uno dei grandi vitigni autoctoni di Romagna, è anche una fonte di grande gioia per chi ha la passione per i vini passiti. Quali sono le origini dei vini dell’Emilia Romagna? I Vitigni Internazionali coltivati in Italia. Perchè la storia narra che il vitigno venne ritrovato negli anni ’40 in un cortile del centro di Faenza da Pietro Pianori detto, appunto, Centesimino. I vini dell’Emilia Romagna sono principalmente bevuti nel Belpaese e la regione contribuisce solo al 5% dell’export di vino Italiano.Il 70% dei vigneti da cui nascono i vini Emilia-Romagna sono coltivati a bacca rossa e solo il 30% è riservato ai bianchi. Perché l’Emilia romagna produce soprattutto vini giovani e frizzanti? Il Club dei bianchi di Romagna promuove la valorizzazione dei vitigni meno conosciuti I vitigni coltivati sui colli bolognesi sono il la Barbera e sopratutto il Grechetto Gentile, con cui è prodotto il Colli Bolognesi Pignoletto DOCG, vino frizzante o spumante di grande immediatezza e adatto ad accompagnare piatti grassi. Era il 1580 quando sul suo taccuino di viaggio scriveva: “Il buon vino di Scandiano, fresco e frizzante”. Rimani aggiornato su Ricette, Eventi e Manifestazioni! A Bologna troviamo la Mortadella IGP, i famosissimi tortellini in brodo e le tagliatelle al ragù bolognese. La storia del vino Bursôn è frutto quasi di una casualità. Negli ultimi anni si sta riscoprendo la tipologia più tradizionale e antica di Lambrusco: il Lambrusco ancestrale. I terreni collinari dell’Appennino sono argillo-limosi, ricchi di calcare, ottimi per vini rossi di qualità come il Romagna Sangiovese DOC. L’Emilia-Romagna ha una superficie vitata di 51 mila ettari (quinto posto italiano), dai colli Piacentini a Rimini, la maggior parte è concentrata in Romagna, ovvero la metà orientale della regione, da Bologna all’Adriatico. Tuttavia il Sangiovese dei Colli Romagnoli ha ottime capacità di invecchiamento. Contenuto trovato all'interno – Pagina 28... i nostri vitivinicoltori avranno successo non dai vitigni internazionali - da questi “ miei ” autoctoni . ... Daniela e Alessandro Morini stanno applicando sistemi investigativi per scovare vitigni romagnoli obliati , frugano nei ... Nella Guida vini di Quattrocalici vengono recensiti tutti i più importanti produttori della provincia di Piacenza, tra cui l'azienda Romagnoli. I vini dell’Emilia romagna sono soprattutto di pronta beva o frizzanti per molteplici ragioni. Ne nacque un vino di qualità che cominciò a farsi conoscere nella zona. Addirittura in 25esima posizione, quinto fra i vini italiani.Il progetto è nato da uno scambio tra un gruppo di produttori di vino che producono anche anfore georgiane, e un gruppo di vignaioli romagnoli col proposito di vinificare vitigni autoctoni nei tradizionali kvevri georgiani.L'idea si accende nella mente di Carlo Catani, uomo Slow Food, nel 2012 in occasione del Vinitaly, quando . Curiosa è poi la storia dell'Uva del Tundè, vitigno autoctono della città di Ravenna coltivato in piccole quantità. Così i Longanesi, come tutti i contadini di quel tempo, provarono a produrre il vino della casa. Il 70% della produzione è incentrato su varietà a bacca nera come Sangiovese, Lambrusco e Ancellotta. I vigneti da cui nascono i vini dell’Emilia Romagna costituiscono l’8% della superficie vitata italiana, ma ben il 13% del volume del vino italiano viene dall’Emilia Romagna. Accanto ai classici Albana e Sangiovese la nostra produzione si arricchisce con vitigni dimenticati, come il Ruggine e il Centesimino, che tornano a vivere nei nostri vini. È un inesorabile conto alla rovescia che si svolge sulla spiaggia ravennate nell’estate 2013. Il Lambrusco ancestrale viene messo in bottiglia quando la prima fermentazione non è ancora terminata e perciò la CO2 prodotta dai lieviti rimane intrappolata nella bottiglia rendendolo frizzante. Non solo Sangiovese. A bacca rossa. Albana. Eppure, col tempo venne dimenticato. L'obiettivo è quello di valorizzare vitigni autoctoni Romagnoli con la volontà di proporre qualcosa di nuovo. Ma cosa è il Bursôn? Siamo un gruppo di vignaioli romagnoli, uniti dalla volontà di mettere a fattore comune le nostre esperienze e le nostre idee per promuovere il nostro territorio, "la Romagna" i nostri vitigni autoctoni e il nostro pensiero di far vino. La provincia di Modena è la patria del Lambrusco DOC e la possiamo dividere in 3 parti. Uno sguardo veloce all'elenco degli espositori e scopro che ci sono tantissime espressioni di vini praticamente sconosciuti, mai bevuti e che difficilmente riusciamo a trovare in commercio se non andando a . Emilia Romagna: vitigni autoctoni emiliano-romagnoli . Il Pignoletto frizzante, o spumante, è perfetto per accompagnare i piatti grassi delle tradizione bolognese dai tortellini al cotechino. Alessandra Giovannini. Tranquillo, frizzante, spumante o passito, il vino da uve Spergola dimostra una personalità inconfondibile. I vitigni più diffusi in Romagna sono il Trebbiano Romagnolo (bianco) che costituisce il 28% della produzione regionale, mentre il Sangiovese occupa il 15% della superficie con 8 mila ettari. Così nasce, nel 1997, Assajé: un blend di quegli autoctoni con una piccola percentuale di Syrah. Ecco un altro vino raro autoctono prodotto in Emilia Romagna. Il Pignoletto invece è vinificato a partire dall'omonimo vitigno originario del comune di Bentivoglio I vitigni più coltivati sono il trebbiano romagnolo, il sangiovese, il biancame, il bombino bianco (pagadebit), montepulciano, chardonnay, pignoletto e l'albana. La Storia della Vite e della Viticoltura, l'Ampelografia e i suoi principi. La varietà autoctona di Bosco Eliceo è la Fortana (nera). Vini dell’Emilia Romagna e gastronomia di Ferrara? Piccole eccellenze ancora sconosciute fuori alla zona di produzione. La tradizione contadina di produrre vino casalingo, perciò non invecchiato e di pronto consumo. Ecco il primo vino autoctono che vi raccontiamo. La Romagna è principalmente nota per due vitigni a bacca bianca: albana e trebbiano, seguiti a ruota da famoso, rebola e grechetto gentile. L’Emilia è la parte nordoccidentale della regione Emilia-Romagna, si estende tra gli Appennini e Pò, fino al fiume Reno. La nostra Albana passito nasce solo nelle annate dalle condizioni perfette, con i grappoli migliori lasciati ad appassire sulla pianta e poi raccolti quando sono stati attaccati dalla botrytis. © All Rights Reserved. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Parma - Registrazione aut. Il vitigno Alionza è uno dei Vitigni autoctoni a Bacca bianca presenti principalmente nelle regioni Emilia-Romagna e registrato ufficialmente nel Catalogo nazionale varietà di vite dal 1987. E non possiamo non pensare nemmeno al lavoro di Enoteca Regionale, al presidente Pierluigi Sciolette ha che anticipato come le piccole produzioni vinicole saranno protagoniste dei seminar di Enologica 2018. Sicuramente troviamo il Sangiovese Superiore dei colli tra Forlì e Cesena, in particolare nelle denominazioni di Modigliana, Predappio e Bertinoro. Non disponendo di statistiche precise sui consumi di vini bianchi romagnoli nella nostra Galassia, azzardo qualche ipotesi a braccio. Per niente! In quale clima e suoli vengono prodotti i vini dell’Emilia Romagna? Parliamo di un rosato che deve essere servito freddo, ad una temperatura tra i 10 e 12°C. Sicuramente il Lambrusco è uno dei vini dell’Emilia Romagna più iconico, ma anche divisivo come pochi altri. Tra i vitigni autoctoni romagnoli, accanto al Sangiovese, al Trebbiano e all'Albana - le tre uve di questa terra più note agli amanti del buon vino - ce ne sono alcuni meno conosciuti ma capaci di affascinare con la loro storia e il loro sapore.. Si tratta di un vino rosso ricavato da uva Longanesi, un vitigno antico, unico e autoctono. Di grande interesse tra i vini dell’Emilia Romagna è la DOP Bosco Eliceo, detti Vini delle Sabbie, una realtà vitivinicola molto particolare del litorale ferrarese. Siamo parlando infatti di un vitigno âautoctonoâ, o come forse sarebbe più corretto definirlo di âantico insediamentoâ. Una varietà storica ben radicata allâinterno di una precisa e circoscritta area territoriale, che ne definisce il carattere tipico. Il Pignoletto è il vino bianco frizzante dell’Emilia Romagna per eccellenza, ottenuto da uve Grechetto Gentile (85% minimo). Realizzato da vitigni autoctoni, e prodotto in purezza, Rosalaura si presenta con un colore delicato e mantenendo tutte le caratteristiche del vitigno. Terramossa è un progetto spumantistico biologico nato dall'unione di due cantine a Bertinoro, a 300 metri sul livello del mare, con regime biologico.L'obiettivo è quello di valorizzare vitigni autoctoni Romagnoli con la volontà di proporre qualcosa di nuovo.. Il 'N° 2' è il loro blanc de blancs, uno spumante molto piacevole e, nonostante sia vinificato . Il vino è di colore rosso rubino intenso, con riflessi violacei. Famosa per il suo centro storico medioevale, per aver dato i natali a Leo Longanesi e all’artista Bartolomeo Ramenghi, detto appunto il Bagnacavallo. Poggio Della Dogana è un progetto di passione, tradizione e modernità. La defi nizione pertinente di vitigno autoctono non c'è. Tant'è che il professor Antonio Calò, che è stato docente di Viticoltura all'Università di Padova ed è autore di diverse pubblicazioni sui vitigni italiani, li ha chiamati italici.Secondo la consuetudine comune, per autoctono si intende un vitigno che fa parte della . Viene da lontano il vino Rambëla, orgoglioso prodotto autoctono della pianura ravennate. Il Lambrusco Salamino di Santacroce è coltivato nella parte più collinare della provincia di Modena, rendendolo il Lambrusco dal colore violaceo profondo e note di frutti rossi e pasticceria. Collabora coi noi! (i roccoli erano appunto delle aree verdi utilizzate per la caccia al capanno). All'età di 72 anni è morto Emilio Antonellini, amministratore delegato del Molino Boschi a Villanova di Ravenna e promotore dell'allevamento di Mora romagnola realizzato con Leonardo Spadoni dell'omonimo molino di Coccolia a Zattaglia di Brisighella. Chi siamo. Paride Benedetti, fondatore di Tenuta Santa Lucia, azienda agricola di Mercato Saraceno, che coltiva vitigni autoctoni romagnoli secondo i metodi naturali del biologico e della biodinamica. La Biodiversità è un valore di fondamentale importanza nello sviluppo di sistemi ecocompatibili e sostenibili: varietà biologica vuol dire varietà genetica, essenziale al corretto funzionamento dell'ecosistema. L’Emilia Romagna presenta 9 IGT, 20 aree di produzione di vini DOC e 2 vini DOCG. N e r e l l o M a s c a l e s e. Il luogo di origine di questa cultivar a bacca nera, . Il cibo più tipico della Romagna è sicuramente la piadina: sottile alla Riminese o spessa da Cesena a Ravenna, con lo squaquerone o le erbe. Licenza Creative Commons CC BY-NC-ND 3.0 IT. La Cantina Romagnoli si trova nella contrada Santa Maria del Fiore del comune di Morro d'Alba, fra le città di Jesi e Senigallia, sulle dolci e fertili colline che dall'Appennino declinano verso il mare Adriatico. La Cagnina di Romagna, fatta da uve “Refosco” è il tipo vino novello romagnolo, da bere giovane, leggermente dolce, tipico per accompagnare le caldarroste e la ciambella. Quali sono le denominazioni DOCG, DOC e IGT dei vini dell’Emilia Romagna? falanghina, biancolella, biancazita, pepella e fiano sono i nomi dei vitigni autoctoni coltivati dalla famiglia Giordano da ben 3 generazioni, sui circa 3 ettari di rigogliosi terrazzamenti sparsi in varie zone del territorio di Tramonti, polmone verde . L’utilizzo di damigiane per la conservazione, dove avveniva la fine della fermentazione producendo l’effervescenza del Lambrusco. Rambëla: il vino bianco Romagnolo che fa innamorare i sommelier. Ed infine la grande fertilità dei suoli e le estati calde della pianura, che garantiscono raccolti molto abbondanti adatti a vini più leggeri. I vitigni autoctoni sono stati selezionati per maturare nella zona di origine in un periodo in cui le temperature esterne ambientali sono più adatte a una vinificazione senza apporto di energia esterna. Esiste ancora anche la Compagnia della Spergola anzi, si è allargata e non unisce più solo gli attori protagonisti della filiera produttiva, ma coinvolge anche le amministrazioni comunali per tutelare la viticultura locale, in coerenza con i principi della salvaguardia ambientale e della valorizzazione del territorio. L’Emilia Romagna è considerata da sempre la patria della cucina e dell’abbondanza. Coltiviamo solo vitigni autoctoni Romagnoli perchè crediamo e sosteniamo la biodiversità. Le sottozone più vocate si trovano nel cuore dell’Appennino tosco-romagnolo nei comuni di Modigliana, Predappio e Bertinoro, per citarne alcuni. Descrizione da ErSommelier. Provati per Voi: "Appunti di Degustazione" ... gli ultimi assaggi. La storia Il Lambrusco è il simbolo dei vini dell’Emilia Romagna e il suo nome deriva dalla “vitis Labrusca”, già chiamata così dai Romani per i frutti dal sapore aspro, anche se oggi il Lambrusco è ottenuto da uve di vitis vinifera. Chiamato non a caso l'oro di Bertinoro, è un vino bianco prodotto da vitigni autoctoni romagnoli che ha conquistato la certificazione DOCG, un evento celebrato e ricordato ancora oggi con la Campana dell'Albana, una bellissima campana diventata uno dei simboli più amati e ammirati della città, che si trova sulla terrazza dell'Enoteca Ca' de Bé. Rosalaura è disponibile nella cantina di "Tenuta Colombarda" a San Vittore. Con i piedi ben piantati "nella terra", quindi con la consapevolezza del passato, ma guardando lontano, perché «la tradizione si fonde con innovazione e ricerca, poiché è essenziale mostrare, attraverso i nostri vini, come il territorio piacentino e la varietà dei vitigni autoctoni, ma non solo, possano competere con il resto dell'Italia e ogni nostro passo è finalizzato non solo a rendere grande Romagnoli, ma anche vincente l'Emilia del vino stessa». Prossimo all'estinzione a causa di un'epidemia di filossera, la vite riuscì a salvarsi perché alcuni esemplari di piante trovarono riparo nel cortile di un'abitazione del centro di Faenza, di proprietà di Pietro Pianori, soprannominato il Centesimino. Ancellotta; Barbera; Bonaria; Canina Nera; Ciliegiolo; Croatina; Dolcetto; Fortana; Lambrusco di Sorbara; Lambrusco Grasparossa; Lambrusco Maestri; Lambrusco Marani; Lambrusco Montericco; Lambrusco Salamino; Lambrusco Viadanese; Marzemino; Montepulciano; Raboso Veronese; Sangiovese; Sgavetta; Terrano; La Spergola è una specie autoctona di uva bianca tipica della pedecollina reggiana, che si coltiva nella zona di Scandiano da secoli. Tra i vini della Romagna non può sicuramente mancare l’Albana. Completa l'elenco dei principali vini rossi romagnoli la Cagnina (il vitigno è il Terrano), tipico vino dolce abbinato tradizionalmente alle castagne. Quali sono i vitigni principali con cui vengono prodotti i vini dell’Emilia Romagna? Le varietà autoctone dell’Emilia Romagna più interessanti sono l’Albana, dal colore giallo intenso e semi aromatico, e il Famoso, varietà con aroma simile al Sauvignon Blanc che sta prendendo piede nel Ravennate. Con cosa abbinare i vini dell’Emilia Romagna? Oggi il Burson, (che è IGT dalla vendemmia 2007), fa parte del paniere del consorzio Il Bagnacavallo I più importanti Vitigni del Mondo. In Emilia Romagna vengono coltivate soprattutto varietà autoctone e più raramente vitigni internazionali. Nel 2010 il Pignoletto Classico dei Colli Bolognesi è diventata la seconda DOCG dell’Emilia Romagna. Il Centesimino o Savignon Rosso è tipico della prima collina faentina, le colline attorno a Faenza, nell'area attorno alla Torre di Oriolo. Infine ci sono tassellature di altri vitigni, per lo più di origine alloctona, quindi internazionale come il Pinot bianco, il Sauvignon blanc, il Riesling o lo Chardonnay che donano vini eleganti o blend, che mixano intelligentemente, autoctoni romagnoli e internazionali. In Romagna troviamo vini più conosciuti a livello nazionale come il Sangiovese e il Trebbiano, e altri famosi a livello locale come l’Albana, che costituisce la Albana di Romagna DOCG, ma anche la Cagnina e il Pagadebit. Così come accade per i nobili casati, che vantano Quali sono i vini dell’Emilia romagna da invecchiamento? In regione sono presenti 20 DOC e 2 DOCG. La Romagna del vino oggi si tinge di 'giallo paglierino' e 'dorato' e il binomio nazional-popolare con il rosso per eccellenza, evocato dalle intramontabili note del compianto Raoul Casadei, lascia spazio a vitigni di questa terra meno cantati e decantati, quelli a bacca bianca. Per maggiori informazioni sulle DOC e DOCG dell’Emilia Romagna approfondisci nel paragrafo dedicato. Il Sangiovese di Romagna presenta un colore rubino scarico, aromi delicati di viola e i tannini pronunciati, a volta ruvidi, perfetto per grigliate e primi di carne. La tradizione culinaria dell’Emilia Romagna è ricca di piatti saporiti, salumi e formaggi, con prodotti conosciuti in tutto il mondo. Dove vengono prodotti i vini dell’Emilia Romagna? Vitigno a bacca rosso, autoctono delle colline faentine, il centesimino ha una storia di grande fascino. Con uno studio approfondito e un’analisi del dna che ha consentito di inserire la Spergola nel Catalogo Nazionale delle varietà della viti e delle Doc Colli di Scandiano e Canossa e la Reggiano. Nato a Bagnacavallo, viveva a San Michele. Powered by TUSCA SRLS P iva: 06618850488, Vini dell’Emilia Romagna – Storia, Vitigni, DOC, DOCG, Zone di produzione e terroir dei vini dell’Emilia Romagna, Varietà e Vini DOC e DOCG dell’Emilia Romagna, Cibo e abbinamenti vini migliori dell’Emilia Romagna, Pecorino Abruzzo DOP 2019 – Cantina Tollo, Gallesio Bonarda dell’Oltrepò Pavese 2019 – Vitea, Come fare il vino in casa in 10 semplici passi, Migliori 20 Vini dell’Etna (Aggiornato 2021), Migliori 20 Vini Bianchi Toscani (Aggiornato 2021). L’Uva Longanesi è una varietà autoctona (nera) del comune romagnolo di Bagnacavallo, per tanti anni è stata dimenticata, ora ritrova il suo splendore come vino tannico e intenso detto Bursôn. Re.Life .. Il Nuovo Libro di Annalisa Calandrini .. ordinabile anche Online, Le nostre interviste ... uomini e donne della ristorazione Romagnola, Card Sconti RomagnaatavolaCARD "Gratis solo oggi". Dal e dal 2004 il vitigno è stato iscritto al Registro Nazionale delle Varietà. Altri vini bianchi con una storia importante sono il Trebbiano , che viene prodotto come vino fermo, frizzante o spumante, e il Pagadebit (il vitigno è il Bombino bianco), che deve il suo nome all'abbondante e costante produttività. La vinificazione avviene in modo naturale, il mosto rimane per qualche giorno a contatto con le bucce dai 3 ai 7 giorni, successivamente viene in bottigliato procedendo alla seconda fermentazione. Il Centesimino o Savignon Rosso è tipico della prima collina faentina, le colline attorno a Faenza, nell’area attorno alla Torre di Oriolo. La cantina si trova più precisamente nel comune di Montorso Vicentino, piccolo paese pedo-collinare, situato nella Valle del Chiampo. Più di 300 Vitigni Autoctoni coltivati in Italia. Solo un ristrettissimo gruppo di produttori sulle colline faentine è abilitato alla produzione di questo vino, semplice nella sua ricercatezza e ottimo anche nella versione Passito, da gustare con del croccante cioccolato fondente. Un elenco descrittivo sui vitigni autoctoni italiani Il termine autoctono riservato ad un'uva significa che quel vitigno è nato e si è sviluppato in un preciso luogo geografico adattandosi al territorio che lo ha ospitato fin quasi a fondersi con esso.
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